Huawei lascia Android: benvenuto WebAssembly!

Con un annuncio ufficiale all’HDC 2020, Huawei dice addio (definitivamente) ad Android in favore di HarmonyOS. Per lo scenario post-Android si possono prendere in considerazioni diverse ipotesi, almeno per il breve futuro:

  1. Huawei perderà importantissime quote di mercato globale.
  2. Si aprirà un nuovo mercato Cinese, specifico ed esclusivo, per HarmonyOS.
  3. All’attuale duopolio Android-iOS si aggiungerà anche HarmonyOS segmentando ulteriormente le piattaforme (come se gli sviluppatori non fossero incasinati già abbastanza 😥).

Forse la 3° ipotesi è quella più probabile, visto che dalle caratteristiche dichiarate HarmonyOS sarebbe in grado di convertire seamless gli APK Android in applicazioni HOS.

“Quindi come si fa adesso con lo sviluppo di app?” 🤨

Sicuramente il passaggio definitivo del development moderno verso applicazioni totalmente web lato client (vedi WebAssmbly) sarà pressochè inevitabile. Quello che veramente manca, spero ancora per poco tempo, è uno strato software **SERIO** che si interpone tra il WebAssembly (o il browser web in generale) e il sistema operativo nativo sottostante. Cioè se io dall’applicazione WebAssembly voglio accedere alla rubrica telefonica del mio dispositivo, devo poterlo fare nativamente, ovvero senza bisogno di fantasiose installazioni di plug-in esterni, o peggio, senza pericolose operazioni command-line da smanettoni qualificati: semplicemente perchè l’utonto utente medio non è avvezzo 🙄

Purtroppo, con questa (prevedibile) mossa di Huawei, le piattaforme diventano via via sempre più frammentarie, non si può pensare di scrivere un’app diverse volte, con diversi linguaggi e su diverse piattaforme: va trovata una soluzione unificata (**SERIA**)!

“Il browser web è diventato il compilatore C/C++ del nuovo millennio.”

— Enfis The Paladin

PS – Non voglio fare nomi, né cognomi, ma quando mi riferisco ad attuali soluzioni poco serie per unificare diverse piattaforme, già sapete a chi o a cosa mi riferisco (spero) 😉

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