Da qualche giorno sto brigando pesantemente con Emscripten: quel magico strumento che consente di transpilare (un neologismo, dall’inglese “to transpile“) codice C/C++ in WebAssembly. Devo convertire alcune librerie C++ in wasm, per poterle invocare da JavaScript e successivamente (molto probabilmente) da Blazor. È un lavoro molto impegnativo perchè la purezza del C++ in qualche modo deve scontrarsi col pressapochismo intrinseco di JavaScript; e putroppo questo è inevitabile 😓
Per svagarmi e riprendermi dalla sfiducia maturata, sono andato su Google a ricercare PERCHÈ JavaScript fa così schifo. Beh è inutile dire che ne ho lette davvero delle belle. Taluni persino iniziano a mettere in dubbio la qualità della programmazione ad oggetti asserendo che la programmazione funzionale sia migliore. Ora … per chi, come me, inizia ad avere qualche capello bianco e ha anche avuto la sfortuna nella sua vita di scrivere linee di codice in LISP, questa affermazione farà sicuramente sbellicare dalle risate 🤣 La programmazione ad oggetti è stato un processo, naturale, che nei decenni di esperienza ha portato a questo paradigma. Chi ha sviluppato in C sa benissimo che arrivati ad un certo livello di conoscenza del linguaggio, in qualche modo si emulava quello che invece il C++ esegue nativamente. Sicuramente la programmazione OO ha i suoi difetti, la perfezione non esiste, ma decisamente al momento si mantiene piuttosto bene.
Finalmente, navigando e navigando, trovo questo interessantissimo articolo e mi sono sentito da subito molto meglio, già solo per l’intrigante analogia degli zombie infettati e i pochi “sani” rimasti (che odiano JS; ndr) che è da 10 e lode! 😄
“Il JavaScript più lo si impara, più lo si conosce e più lo si **ODIA**“
–Enfis The Paladin