Una tempesta mediatica pianificata “generale” 🫡🎖️

Ho avuto l’occasione di sfogliare il controverso libro recentemente divulgato al contrario del generale Vannacci, che in questi ultimi giorni sta scatenando infinite polemiche nella scena mediatica Italiana, limitandomi a leggere (parzialmente) un solo capitolo: quello relativo alle minoranze di genere (forse il più contestato). Premetto di essere completamente a favore del mondo LGBTQIA+, inclusi matrimoni gay e omogenitorialità, ma di rimanere un etero critico/scettico nei confronti della sua spettacolarizzazione ed ostentazione esasperata. La mia posizione nei riguardi del militare risulta quindi totalmente neutrale, condivido alcune parti dello scritto ma ne contesto altrettante altre: diciamo un 50-50. Detto questo, incredibilmente, concordo con politici e giornalisti che promuovono la libertà di opinione invitando a giudicare l’alto ufficiale esclusivamente per il suo operato e non per le idee personali. Il suo curriculum è di tutto rispetto, benchè non sono un esperto per valutarlo, in ogni caso nessun detrattore sembra aver messo in discussione questo aspetto, quindi la professionalità ed onorabilità gli viene universalmente riconosciuta. La reazione pressochè immediata del destituirlo (anzi avvicendarlo) è stato un atto politico dovuto e penso saranno gli organi giurisdizionali militari a dover svolgere le opportune indagini ed irrogare eventuali sanzioni disciplinari.

Vorrei però focalizzare il discorso sull’eco mediatico dell’evento. É l’autore stesso a confessare, all’inizio del capitolo chiamato “Il pianeta LGBTQ+++“, di essere perfettamente consapevole che stava per affrontare un argomento spinoso, che avrebbe sollevato un polverone mediatico nel paese, che si sentiva pronto ad accettare serenamente le conseguenze negative che ne sarebbero scaturite. Un militare di questa levatura, conscio del proprio ruolo e del proprio grado, che ha fatto carriera grazie all’impegno e all’abnegazione (non se n’è di certo stato seduto a scaldare la sedia girandosi i pollici), pubblica un libro auto-prodotto prevedendo in anticipo quanto sarebbe stato aspramente contrastato? Gettare alle ortiche la reputazione conquistata in anni e anni di duro lavoro per la personale soddisfazione di togliersi qualche sassolino dalle scarpe? 🤔

Sono stato attirato immediatamente dal terremoto che mass e social media hanno scatenato su questo episodio, ho voluto scattare uno screenshot nel momento esatto in cui il libro, attualmente ancora 1° in classifica su Amazon, ha raggiunto le 100 recensioni e questo è stato il risultato:

Beh è un’opera che o la si ama o la si odia 😅 É davvero possibile avere opinioni così radicali o magari ci si è lasciati influenzare dal pregiudizio ancor prima di iniziare la lettura? …ammesso lo abbiano realmente letto, ora vengo assalito dallo scetticismo. Ma andiamo avanti. Quindi ricapitoliamo: polemiche ampiamente preannunciate, ministro della difesa intervenuto a velocità warp. Libro autoprodotto dal militare. E cioè? Innanzitutto se ti auto produci un libro, non devi condividere i guadagni con nessun altro. Inoltre l’editore non ha alcun potere di controllo sui contenuti, nessuno può farti le pulci, hai carta bianca e la massima libertà espressiva! In effetti considerando il caos scatenato, della valutazione di un editore se ne poteva fare benissimo a meno. Poi cos’altro? Tempi di pubblicazione. Bypassando l’editore puoi tenere il libro pronto ben chiuso nel cassetto, nasconderlo gelosamente da occhi indiscreti, riesumarlo quando risulterà più conveniente e infine pubblicarlo all’occorrenza nel giro di un brevissimo lasso di tempo. Libro pubblicato su Kindle il 10 Agosto 2023, giorno che coincide con la triste, dolorosa e prematura scomparsa di Michela Murgia, famosa scrittrice Italiana con idee politiche antitetiche a quelle incarnate da Roberto Vannacci, ed anche lei autrice di un libro che ha recentemente (ri)scalato le classifiche di Amazon.

Adesso io mi domando: ma davvero a nessuno ha sfiorato neanche lontanamente la mente il pensiero che questa sia stata una gigantesca operazione mediatica / politica / commerciale organizzata sin dal principio e studiata nei minimi particolari? Tu hai un argomento ideologico di cui vorresti parlare, ma non puoi farlo apertamente perchè il tema risulta troppo controverso per essere affrontato in un dibattito pubblico senza poi sollevare un vespaio politico, allora programmi uno scandalo con largo anticipo in attesa di calare l’asso al momento opportuno. Detto, fatto, la bomba è stata sganciata … BOOM: scoppia il caso mediatico 💣

Da questa manovra ci stanno guadagnando praticamente tutti. Iniziando dall’autore stesso che in questo momento si ritrova il portafogli sempre più gonfio, conquistata l’agognata visibilità, inviti a TV e radio, interviste, conferenze, incontri e scontri politici, nuove opportunità lavorative. Politici di maggioranza ed opposizione si stanno ostacolando reciprocamente ma entrambe traggono profitto dato che hanno la possibilità (finalmente) di riaffermare alla popolazione i propri valori ed ideali storici, passati in secondo piano forse da troppo tempo. Giornalisti, blogger, influencer, cospiratori, faccendieri di ogni tipo hanno materiale a sufficienza per alimentare la fiamma della polemica a tempo indeterminato.

Coincidenze? 🧐 Il mio è unicamente un parere personale, non ho prove oggettive a sostegno della mia teoria, nessuno potrebbe presentarle a meno che uno o più attori implicati nella vicenda decidano di confessare. Però questo tarlo del dubbio che sia stato un piano ben congegnato mi attanaglia la mente. I complottisti de noantri mi hanno profondamente deluso, speravo fossero loro a evidenziare queste palesi contraddizioni e strane sincronicità … invece da oggi potranno solo spicciarmi casa 🤦

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