Continua il mio viaggio alla scoperta dell’innovativissimo Bing Answers, la fusione del motore di ricerca Bing di Microsoft con l’intelligenza artificiale ChatGPT versione 4 (GPT-4) di OpenAI: l’accoppiata vincente che sta scrivendo un nuovo capitolo nella storia dell’informatica e dell’umanità! Dopo alcuni giorni di utilizzo già non posso assolutamente più farne a meno, se fino ad ieri nel linguaggio comune si pronunciavano frasi del tipo “fa’ una ricerca con Google” da domani la nuova frase fatta che entrerà a far parte del glossario collettivo sarà “fa’ una domanda a Bing (Answers)“. Questo nuovissimo ed avanzatissimo strumento consente di trovare informazioni articolate in una manciata di secondi che solo fino a pochi mesi fa avrebbe richiesto intere giornate di ricerche incrociate per ottenerle, anche per più giorni di seguito onde raffinare progressivamente i risultati raggiunti, ammesso si fosse poi riuscito davvero a intercettare una singola fonte sufficientemente attendibile sull’argomento desiderato.
Continua a leggere “Bing Answers rivoluzionerà anche il modo di pensare e ragionare dell’essere umano”Agosto 2023
La paura irrazionale del buio nei bambini
Pensierino della notte. Ieri sera c’è stata una interruzione di elettricità nel mio stabile ed ho dovuto concludere la giornata (quasi) completamente al buio. Non mi sono nemmeno scomodato ad accendere la lucina dello smartphone, per evitare di attirare le zanzare moleste, quindi mi sono mosso tutta la nottata con la flebile luce proveniente dall’esterno.
Mi sono messo a pensare alla paura irrazionale del buio che hanno i bambini e mi sono reso conto che tanto irrazionale poi alla fine non è! In realtà la paura del buio ha una funzione perfettamente spiegabile con la teoria dell’evoluzione di Darwin, enunciata nell’origine della specie. Infatti i bambini umani, così come i cuccioli della maggior parte delle altre specie animali, venivano lasciati soli al buio delle tane mentre i genitori andavano a procacciare il cibo per la famiglia. La paura del buio “irrazionale” serviva a tenere allerta (con ansia, paura e tensione) i piccoli dai possibili predatori che volevano papparseli e che potevano nascondersi nell’oscurità della caverna / tana. Mantenere i piccoli costantemente vigili serve, biologicamente quindi, a preservare la loro vita. Ovviamente nella società moderna questi pericoli sono ormai praticamente spariti ma la nostra evoluzione non si è ancora adattata al cambiamento ambientale conquistato dalla razza umana.
Ho provato a cercare conferme della mia ipotesi e non ho trovato nulla di rilevante se non questo articolo che considero molto interessante e ricco di spunti, ne cito una parte:
Questa paura è insita nella natura umana, nella consapevolezza ancestrale che il buio rappresenta qualcosa di sconosciuto, di cui aver paura. Pensiamo agli uomini prima della scoperta del fuoco, prede di belve notturne che a volte non vedevano neanche. Oggi la situazione è cambiata, tuttavia permangono in noi delle sensazioni legate alla memoria dell’umanità che ci portano a sviluppare timori e sentimenti che non sempre riusciamo a gestire.
— “I bambini e la paura del buio” (fonte)
É un’idea che in ogni caso non giudico esaustiva ed esclusiva, sicuramente ci sono tanti altri fattori da tenere in considerazione, anche perchè l’evoluzione è tutt’altro che semplice da studiare, procede a tentativi nel corso dei millenni, quindi bisogna sempre mantenere aperto il ventaglio delle possibilità 😉👍
Motore di ricerca basato su ChatGPT-4 grazie a Bing 🧠🤖
Ho finalmente avuto modo di provare il nuovissimo motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale di ChatGPT (versione GPT-4), la chatbot implementata all’interno di Bing ed integrata nativamente nel browser Edge, che un paio di mesi fa è stata resa disponibile da parte di Microsoft a tutti gli utenti (con account abilitato) senza necessità di abbonamenti a pagamento. Ovviamente l’azienda di Redmond, che in passato veniva guidata dal rimpianto signor Cancelli, non intende fare un’opera di bene all’umanità, o contribuire alla pace nel mondo, ma tenta di rubare lo scettro del potere a Google e, frattanto, migliorare il deep learning del motore interno grazie alla partecipazione gratuita (e inconsapevole) di milioni di usufruitori da tutto il mondo. A noi futuri consumatori ci hanno fornito per ora il giochino gratis, però intanto che ci divertiamo, gli generiamo engagement e machine learning! Vabbè dai, io ci sto, a me va benissimo così 😅
Continua a leggere “Motore di ricerca basato su ChatGPT-4 grazie a Bing 🧠🤖”Una tempesta mediatica pianificata “generale” 🫡🎖️
Ho avuto l’occasione di sfogliare il controverso libro recentemente divulgato al contrario del generale Vannacci, che in questi ultimi giorni sta scatenando infinite polemiche nella scena mediatica Italiana, limitandomi a leggere (parzialmente) un solo capitolo: quello relativo alle minoranze di genere (forse il più contestato). Premetto di essere completamente a favore del mondo LGBTQIA+, inclusi matrimoni gay e omogenitorialità, ma di rimanere un etero critico/scettico nei confronti della sua spettacolarizzazione ed ostentazione esasperata. La mia posizione nei riguardi del militare risulta quindi totalmente neutrale, condivido alcune parti dello scritto ma ne contesto altrettante altre: diciamo un 50-50. Detto questo, incredibilmente, concordo con politici e giornalisti che promuovono la libertà di opinione invitando a giudicare l’alto ufficiale esclusivamente per il suo operato e non per le idee personali. Il suo curriculum è di tutto rispetto, benchè non sono un esperto per valutarlo, in ogni caso nessun detrattore sembra aver messo in discussione questo aspetto, quindi la professionalità ed onorabilità gli viene universalmente riconosciuta. La reazione pressochè immediata del destituirlo (anzi avvicendarlo) è stato un atto politico dovuto e penso saranno gli organi giurisdizionali militari a dover svolgere le opportune indagini ed irrogare eventuali sanzioni disciplinari.
Continua a leggere “Una tempesta mediatica pianificata “generale” 🫡🎖️”Generazione Z e genitori hanno stretto un diverso rapporto con Internet
Anche se sono un classe ’79, a cavallo quindi fra la Generazione X ed i Millenials, relativamente al rapporto che ho nei confronti di Internet, mi sento di auto-defirmi un nativo digitale (ovvero la Generazione Z). Sono entrato in Internet per la prima volta nel 1994, ma già a 11/12 anni frequentavo le BBS ed ho ricevuto in regalo il mio primo personal computer (il mitico Commodore 64 ❤️) per il mio 8° compleanno. Sono praticamente cresciuto a pane ed Internet, devo ringraziare la rete della mia formazione tecnico-informatica, ho avuto la fortuna di essere stato attratto artisticamente, da adolescente, ad un particolare movimento informatico undeground (la demoscena) che mi ha insegnato tantissimo dal punto di vista tecnologico e mi ha permesso di conoscere persone straordinarie, non solo sotto il profilo professionale, sia Italiane sia internazionali.
Continua a leggere “Generazione Z e genitori hanno stretto un diverso rapporto con Internet”FILM: Infamous – Belli e dannati
L’ho visto casualmente ieri sera su Rai 4, pensavo fosse un filmetto di 4° ordine ed invece mi ha piacevolmente sorpreso! Internet è un argomento che viene affrontato indirettamente, come tema che rimane nel sottofondo, ma secondo me esprime uno straordinario ritratto dell’essere umano integrato nella rete di comunicazione globale.

Quelli in locandina sono loro, i protagonisti. Lei, Bella Thorne (grandissimo pezzo di gnocca), rappresenta l’incarnazione del mondo virtuale contemporaneo nella sua massima espressione, desiderosa di ottenere fama e successo a colpi di like e follower, e lui, il fidanzato, rappresenta invece l’antiquato mondo reale, pragmatico, disilluso, che considera Internet una gigantesca buffonata, una finzione. Infine c’è la ragazza di colore che viene rapita da questa coppia criminale, per altro loro fan, visto che ormai entrambe sono diventati famosi grazie alla pubblicazione delle loro scorribande sui social network, che rappresenta quello che io definisco il “mondo di mezzo“; ovvero la ragazza è disadattata sia nel mondo reale, perchè neo-laureata intelligente ma lavoratrice precaria (e presto disoccupata), sia nel mondo virtuale, perchè non rispecchia i canoni di bellezza necessari in quest’epoca ed è timida e impacciata. I dialoghi tra i protagonisti e la fan rapita valgono da soli la visione dell’intero film.
Ho apprezzato la scenografia anni ’80, l’ambientazione retrò malinconica, le musiche, ed il fatto che la bellezza, l’apparire, il virtuale, non sono stati particolarmente ostentati dal regista. In generale considero eccezionale come viene dipinto l’uomo medio, disgraziato, disorientato, smarrito, quando è integrato nelle infinte possibilità offerte da Internet. Per il resto, è una favola moderna di Bonnie e Clyde, godibile nel suo complesso, discrete scene d’azione e buona la tensione, ma non precisamente innovativo del genere.
Negli ultimi 30 secondi del finale, poco prima dei titoli di coda, arriva la parabola conclusiva dell’intera pellicola e in questo momento non riesco neanche decidere se considerarla positiva oppure negativa 😓