Pubblicità spacciate per notizie: è solo colpa degli AdBlocker?

La prima cosa che faccio in un sistema operativo fresco appena installato è scaricare i vari web browser e su ognuno attivare i plug-in che bloccano la pubblicità, ossia le più famose estensioni come uBlock Origin, Adblock Plus, AdBlock o simili. Da un decennio i banner pubblicitari erano diventati eccessivamente molesti quindi tante persone, inclusi i neofiti, hanno preso l’abitudine di utilizzare gli ad-blocker e di conseguenza i content creator hanno iniziato a registrare minori guadagni dalle entrate pubblicitarie. Per ripristinare la monetizzazione, come ho lamentato in un precedente post, gli amministratori dei siti web aggregatori di contenuti si sono ingegnati con un espediente: hanno cominciato a spammare pubblicità / sponsorizzazioni / spot / réclame / promozioni / marchette (chiamatele come preferite) camuffate da notizie, elencate normalmente come le altre nella lista. Anzi da pochi anni ce n’è una versione 2.0 che nasconde spot all’interno di un articolo reale, o in paragrafi ad-hoc facilmente identificabili, o sempre più spesso integrati nel testo stesso senza evidenti demarcazioni. Esattamente come succede nei video che frequentemente promuovono prodotti o servizi come parte del filmato, solitamente dopo una breve introduzione, e non più tramite advertising esterno (rimuovibile dai programmi).

Tutte queste tecniche servono ad aggirare gli ad blocker!!!

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Giochicchiando con WebGL

WebGL è veramente forte!!! L’idea di poter integrare in una pagina web tutta la potenza di OpenGL utilizzando un semplice editor di testo, con accelerazione hardware tra l’altro, lo rende particolarmente interessante. Oggi volevo sperimentare l’integrazione di un tag <canvas>, con contesto WebGL appunto, all’interno di una pagina HTML e mi è venuto in mente di modificare l’header del mio template WordPress, che è questo qua: Phosphor WordPress template.

Invece di un’intestazione con sfumatura statica ho deciso di creare un semplice scriptino TypeScript che mi ciclasse colori casuali dentro 2 triangoli. Tutto molto semplificato e leggero da eseguire su ogni browser. Ecco il codice sorgente se può interessare: Codice sorgente TypeScript.

Utilizzare il tag canvas in questa maniera è un tentativo amichevole di resuscitare le vecchie applet Java ormai morte e sepolte … poverine 🙂